Fornito di una solida esperienza culturale e professionale in campo
psicologico e quindi profondo conoscitore e attento osservatore dell’animo
umano, Gianfranco Guidolin arriva alle arti visive, anzi più specificatamente
alla costruzione di una sorta di mini-installazioni, o sculture da
tavolo, dopo una interessante e proficua esperienza nel campo delle
lettere, poesia e narrativa: in un paio d’anni ha pubblicato tre volumi
ed ha raggiunto posizioni ragguardevoli confermate da un discreto
numero di critiche molto lusinghiere.
Nel campo delle arti visive si segnala soprattutto per l’esplicita
significazione culturale delle sue opere, che mirano sempre a significare
e a trasmettere un messaggio di natura filosofica.
Le loro piccole dimensioni che le rendono accessibili al grande pubblico,
contribuiscono ad aumentare la circolazione del messaggio, così come
la presenza di testi poetici brevi che spesso costituiscono parte
integrante dell’opera e che ne sottolineano il senso esplicitandolo
ulteriormente.
Il valore della vita, il senso della realtà, il disagio della civiltà
sono alcuni dei segmenti concettuali che costituiscono il mondo dell’arte
di Gianfranco Guidolin, che nell’assemblaggio di elementi diversi
realizza l’obiettivo di una corretta partecipazione alle esigenze
estetiche del momento culturale e agevola le possibilità comunicative.
Infatti a differenza di molti artisti del Novecento, Guidolin, che
il Novecento se lo lascia dietro le spalle, si preoccupa particolarmente
di essere compreso dal pubblico, di stabilire un mezzo di comunicazione
adeguato ed efficace.
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GUIDOLIN GIANFRANCO
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