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E SIAMO
Volti sorretti da scheletriche forme.
Visi tirati da cadenti fasce muscolari.
Sorrisi di ostentata felicitą inconsulta.
Labbra gonfie di parole di vuoto contenuto.
Bramosie di un vivente andare per un mondo sospeso nel baratro.
Soliditą esteriori di un nulla contenere.
Formalitą confuse in esseri dispersi
che nulla posseggono
che nulla valgono
che nulla aspettano
che nulla meritano.
E siamo.
Da EGONAUTA poesia letta nella trasmissione "Zapping"
di RAI-RADIOUNO il 1 settembre 2000.
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GUIDOLIN GIANFRANCO |